Il Malaparte 2020 ad Amin Maalouf
Maalouf nasce a Beirut, in Libano, il 25 febbraio del 1949 da una famiglia di religione cristiana e ha studiato prima presso la scuola francese gesuitica e poi presso l'università di Beirut. All'università studia economia e sociologia, intraprendendo successivamente la professione di giornalista. Il campo di applicazione è quello della politica internazionale, che lo porta a lavorare, come inviato, in diversi paesi del mondo. Nel 1976 diviene collaboratore del quotidiano libanese Al-Nahar, ma lascia l'incarico per il trasferimento in Francia, dovuto alla guerra civile che vede coinvolto il popolo del Libano. A Parigi, dove si stabilisce a vivere e lavorare, diviene redattore capo di Jeune Afrique. Dagli anni ottanta inizia l'attività di scrittore, dando alle stampe opere che ricevono numerosi riconoscimenti.
Opere principali:
1983 - Le crociate viste dagli arabi (La Nave di Teseo)
1988 - Samarcanda (Bompiani)
1991 - Giardini di luce. La storia di Mani, il profeta della fratellanza universale (Bompiani)
1993 - Col fucile del console d'Inghilterra (Bompiani)
1996 - Gli scali del Levante (Bompiani)
1998 - Identità omicide titolo originale (Bompiani)
2002 - Il periplo di Baldassarre (Bompiani)
2004 - Origini (Bompiani)
2013 - Un mondo senza regole (Bompiani)
2013 - I disorientati (Bompiani)
2019 - Il naufragio delle civiltà (La nave di Teseo)